Coppie di fatto. Vince il "fai da te"
Per colmare un vuoto legislativo, le coppie di fatto italiane eterosessuali o omosessuali iniziano a regolamentarsi in modo autonomo attraverso i cosiddetti "contratti di convivenza", scritture private che, autenticate davanti a un notaio, possono regolare alcuni aspetti della vita familiare. Ma come funzionano? E quali ambiti è possibile tutelare?
L' intervista ALL'ESPERTO «Per tutelarsi è meglio il matrimonio civile»
I contratti di convivenza tutelano realmente le coppie? Lo abbiamo chiesto a Corinna Marzi, esperta di diritto di famiglia a Roma.
Quali sano le differenze tra questi contratti e il matrimonio civile?
Rispetto al matrimonio civile questi accordi non determinano un vincolo di parentela e non hanno effetti anche sul piano successorio. Inoltre, raramente prevedono una tutela per il coniuge più debole. Le coppie che intendono anche solo vagamente vincolarsi giuridicamente solitamente scelgono il matrimonio. Importante, invece, sarebbe la previsione di una tutela giuridica per le coppie omosessuali che, per legge, non trovano un'adeguata difesa e sono costrette a ricorrere a questi accordi che non le tutelano del tutto.
In Italia ci troviamo di fronte allo zero assoluto in questa materia?
Purtroppo sì. Salvo qualche sporadico diritto, come il diritto al subentro nel contratto di locazione in caso di morte e il diritto al risarcimento del danno in caso di incidente stradale mortale, il convivente superstite non ha altri diritti successori. La legge tutela solo i figli nati durante la convivenza, stabilendo che possono percepire assegni di mantenimento. Inoltre, di regola viene concessa l'assegnazione della casa coniugale al genitore con il quale i figli saranno domiciliati prevalentemente e solo fino a quando gli stessi non saranno autonomi economicamente e non più conviventi.
II registro delle unioni civili può essere un'alternativa al matrimonio civile?
Non credo che offra alcuna tutela, ma che serva per provare una convivenza stabile. La maggior parte delle coppie di fatto eterosessuali se volessero avere più diritti e doveri avrebbero a disposizione l'istituto del matrimonio civile. Se non lo scelgono, è evidente che uno dei due conviventi non desidera vincolarsi in alcun modo. Sono le coppie omosessuali che sono prive di tutela giuridica e per le quali sarebbe giusto, oltre che civile, prevedere una legge come quella delle "Eingetragene Lebensgemeinschaften" (convivenze registrate) previste in Germania.
Servizio di Alessia Lucchese.